La Fisiatria è una branca della medicina aperta che, come di consueto, si confronta e dialoga con le altre discipline mediche. Da Galeno, facciamo dell’interdisciplinarietà il perno del nostro approccio diagnostico e terapeutico.
In particolare, il fisiatra coopera quotidianamente con l’ortopedico, occupandosi, in fasi diverse, dell’apparato locomotore: l’ortopedico è responsabile del primo momento, relativo a diagnosi ed eventuale intervento chirurgico; il fisiatra interviene in fase post-chirurgica, quando il corpo necessita di un percorso di riabilitazione per riacquisire la normale funzionalità (recupero funzionale).
Nonostante la Fisiatria sia nota come “medicina fisica e riabilitativa”, si occupa anche di riabilitazione neurologica a seguito di traumi e del trattamento di alcuni tipi di disabilità. Il fisiatra è dunque sempre supportato da un’équipe multidisciplinare, con competenze e approcci terapeutici diversi.
La visita fisiatrica: come si svolge?
Per determinati aspetti la visita specialistica fisiatrica collima con la visita ortopedica: il medico raccoglie l’anamnesi personale e familiare del paziente e approfondisce il tipo di disturbo presente, per poi passare alla valutazione pratica della funzionalità dell’area interessata.
Nel caso in cui la visita segua un intervento ortopedico, il fisiatra si confronta con lo specialista che ha operato il paziente: in molti casi, il percorso riabilitativo ottimale è concordato dalle due figure.
Una volta delineato il quadro clinico, anche con l’eventuale ausilio della diagnostica per immagini, il fisiatra stabilisce il piano terapeutico, che potrà comprendere, in base alle esigenze del paziente, terapie manuali (ginnastica, esercizi di rieducazione, osteopatia etc.) e strumentali (elettroterapia, laser, onde d’urto etc.).